"Homesteading" è un termine, diffuso negli USA, che indica uno stile di vita indirizzato il più possibile all'autosufficienza domestica.
E' costituito da vari aspetti: agricoltura di sussistenza, allevamento, trattamento e conservazione domestica del cibo, gestione di scorte alimentari, ma anche artigianato domestico, fai-da-te, cura della casa, indipendenza energetica (anche per mezzo dell'uso di energie alternative), e talvolta correlate tecniche di economia finanziaria.
Quello che sembra caratterizzare l'Homesteading (e che lo rende affascinante ad un misantropo) è l'isolamento (fisico e/o sociale) di chi lo pratica: normalmente l'Homesteading viene infatti praticato su base familiare o di micro-comunità.
Una piccola fattoria è l'ideale per praticare l'Homesteading, ma qualcuno ci si cimenta anche con una piccola costruzione rurale, e qualcuno perfino in realtà urbane.
Lo scopo non è un'utopica totale autosufficienza, ma semplicemente "la maggior autosufficienza possibile" (e, ci aggiungerei, "nei limiti del ragionevole").
Il termine deriva da atti governativi, emessi nel XIX e XX secolo in nazioni quali gli USA, l'Australia ed il Canada, per colonizzare aree disabitate; al colono veniva assegnato (gratuitamente o a fronte di canoni simbolici) un appezzamento di terreno e, talvolta, utensili o altro necessario a metter su una fattoria; il colono si impegnava a vivere sul terreno assegnatogli ed a farlo fruttare.
Ad esempio, l'Homestead Act firmata dal presidente Abraham Lincoln il 20 maggio del 1862 assegnava, a chi ne faceva richiesta, 160 acri (ovvero circa 65 ettari) di terra nelle "terre selvagge" al di fuori dei confini delle tredici colonie originali. La nuova legge prevedeva tre fasi: una domanda di assegnazione, l'impegno a lavorare la terra assegnata e l'ottenimento del titolo di proprietà. Chi non aveva mai combattuto contro il governo degli Stati Uniti (e, tra questi, anche gli schiavi liberati) potevano presentare una domanda di assegnazione presso un ufficio locale del territorio.
Con il tempo il significato si evolse, ad indicare appunto lo stile di vita degli "Homesteaders", caratterizzato da isolamento e autonomia.
L'homesteader è eclettico: non è solo agricoltore, ma anche meccanico, elettricista, falegname, muratore, carpentiere (in ferro e in legno), allevatore, piastrellista, e mille altre cose. In nessuna probabilmente sarà perfetto, ma in tutte se la saprà cavare egregiamente (talvolta meglio di certi sedicenti professionisti).
E' difficile dare una decente corrispondente traduzione in italiano di Homesteading: potemmo tradurlo forse con un orribile "autarchia domestica", oppure (perdendo un po' di senso evocativo) con "economia domestica".
Come tag, in questo sito utilizzerò semplicemente il termine "homesteading".
Odio tutti!!! Elogio della misantropia, in spregio a qualsiasi possibile facile accusa di razzismo o sessismo. Io odio tutti, in maniera indifferenziata, indipendentemente dallo loro razza, lingua, religione, carnagione, e squadra di calcio per cui fanno il tifo. E consigli di vita pratica, per sopravvivere in questo mondo di matti...
Autodifesa con una penna
Nell'autodifesa è utile saper improvvisare, utilizzando oggetti di uso comune che possiamo avere a disposizione.
Tra questi, una delle più utili è una semplice penna.
Sconsigliata a questo proposito la semplice penna di plastica: troppo fragile, troppo leggera, troppo piccola (e quindi difficile da impugnare).
Ma già una buona penna in metallo può costituire un ottimo strumento di autodifesa.
Un ottimo modello a questo proposito è la Parker Urban Premium:
Sono parecchie le differenze rispetto ad una penna normale:
Tra questi, una delle più utili è una semplice penna.
Sconsigliata a questo proposito la semplice penna di plastica: troppo fragile, troppo leggera, troppo piccola (e quindi difficile da impugnare).
Ma già una buona penna in metallo può costituire un ottimo strumento di autodifesa.
Come usare una penna per autodifesa
In rete sono disponibili parecchi video che insegnano come utilizzare una penna per autodifesa.
I migliori sono in inglese ma non è indispensabile conoscerlo: basterà guardarli con attenzione.
Scelta della penna per autodifesa
La scelta deve andare su una penna a sfera di metallo, il più possibile pesante e robusta, e con l'impugnatura più comoda possibile.Un ottimo modello a questo proposito è la Parker Urban Premium:
Penne tattiche
Una nota a parte la meritano le cosiddette "tactical pen" ("penne tattiche"), che sono espressamente progettate e costruite in modo da esser utilizzate come strumenti da autodifesa.Sono parecchie le differenze rispetto ad una penna normale:
- sono costruite in metalli speciali, in modo da essere particolarmente robuste;
- sono normalmente un po' più grandi rispetto ad una normale penna, in modo da poter essere impugnate meglio.
- hanno una clip maggiorata e più sicura
- quasi sempre integrano una punta al molibdeno (utile, ad esempio, per infrangere cristalli temprati)
- spesso integrano anche altre utili funzioni (torcia led, temperino... qualcuna perfino una chiave standard per manette!)
Purtroppo le "penne tattiche" hanno un design decisamente "particolare", che le rende molto evidenti e riconoscibili, e questo può sollevare alcuni problemi di carattere legale (vedi paragrafo in fondo); ed è un peccato che nessun produttore abbia ancora pensato di fabbricare una "penna tattica" che (privilegiando la sostanza piuttosto che l'aspetto) possa venir agevolmente scambiata per una normale penna...
Alcune sono costruite da produttori blasonati (UZI e Smith & Wesson):
Un'ottima e più economica alternativa sono i prodotti della LAIX, disponibili in diverse versioni e che si possono acquistare direttamente in rete a pochi euro:
Laix B2
Laix B3
Laix B5
Laix B006
Laix B007-2
Laix B8
Nei negozi trovate poi spesso altri prodotti, anonimi, ad un costo spesso solo di poco inferiore a quello delle UZI; la qualità sarebbe da valutare caso per caso, ma non è sempre agevole. Quindi, nel caso, se volete risparmiare indirizzate la vostra scelta verso una Laix: risparmierete di più, ed avrete un prodotto di sicura qualità..
Laix B2
Laix B3
Laix B5
Laix B006
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Laix B8
Nei negozi trovate poi spesso altri prodotti, anonimi, ad un costo spesso solo di poco inferiore a quello delle UZI; la qualità sarebbe da valutare caso per caso, ma non è sempre agevole. Quindi, nel caso, se volete risparmiare indirizzate la vostra scelta verso una Laix: risparmierete di più, ed avrete un prodotto di sicura qualità..
Considerazioni legali
Nessuno potrà mai incriminarvi per il porto o la detenzione di una normale penna a sfera. Tuttavia una "tactical pen" non è certo una "normale"penna a sfera, e ad un controllo di polizia potrebbe venir pacificamente contestato il porto di "oggetti atti ad offendere" (art. 4 L. 110/75), con le relative sanzioni...
Quindi, in pratica:
- non portare mai una "tactical pen" in occasione di manifestazioni pubbliche o sportive;
- scegliere una "tactical pen" il più possibile discreta, che ad una ispezione veloce possa sembrare una normalissima penna
- poiché degli"oggetti atti ad offendere" è vietato il porto ingiustificato, una "tactical pen" si può tenere tranquillamente in macchina, a causa della sua punta in tungsteno (ad un controllo, basterà spiegare che si tratta di una "dotazione di sicurezza", da usarsi per infrangere i finestrini in caso di necessità)
- mai, in nessun caso, portare una "tactical pen" in aereo o nel bagaglio a mano: ben difficilmente passerà i controlli aeroportuali e, nella migliore delle ipotesi, vi verrà sequestrata
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